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ADESSO LA TENTAZIONE DI LEI - Le donne di Cesare Pavese

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Categoria
Spettacoli
Data
Sabato 9 October 2021 20:45
Luogo
SALA SCICLUNA - Via R. Martorelli 78 - TORINO
Telefono
+39 347 4002314
Email
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SALA SCICLUNA STAGIONE '21 - '22
SAB 09 OTT - ORE 20.45
ADESSO LA TENTAZIONE DI LEI
Le donne di Cesare Pavese
Reading-spettacolo di e con Manuela Marascio
Audio/Luci a cura di Francesco Blasi
 
"Anche tu sei l'amore.
Sei di sangue e di terra
come gli altri. Cammini
come chi non si stacca
dalla porta di casa.
Guardi come chi attende
e non vede. Sei terra
che dolora e che tace." (Cesare Pavese)
Non ci si uccide per amore di una donna. Ci si uccide perché un amore, qualunque amore, ci rivela nella nostra nudità, miseria, inermità, nulla”. Nelle ore più buie della propria parabola esistenziale, Cesare Pavese affidava alle pagine del diario - pubblicato postumo come “Il mestiere di vivere” - pensieri ora impulsivi, ora dialetticamente strutturati, che tanto raccontano dell’uomo malinconico, solitario e remissivo, prima ancora che dello scrittore sopraffino e intellettuale limpidissimo. Riflessioni che oggi, a settant’anni dal suicidio nelll’Hotel Roma di Torino, nuovamente ci inducono a riconsiderare la sua scelta di togliersi la vita quale estremo gesto al termine di lunghe sofferenze amorose. Come lo stesso autore ci dice, in prosa e in versi, lo struggimento sentimentale tanto indagato da lettori e critici, altro non è che lo specchio riflettente “una vana parola, un grido taciuto, un silenzio”: un confronto con il proprio io e la paura di cadere nell’afasia, laddove il verbo rappresenta l’unica salvezza possibile.
Ed è proprio dalla voce fattasi corpo, nelle tante rappresentazioni del femmineo che Pavese ha regalato ai posteri, che questo spettacolo prende forma. Un’immersione in quella galleria di volti, labbra e camminate incedenti che rappresentano la Donna pavesiana come archetipo e divinità terrena, desiderio inconfessabile ed enigma irrisolto. Ad alternarsi sulla scena, le protagoniste di tanti suoi scritti, dalle lettere confidenziali alle confessioni diaristiche, dai versi più sanguigni dedicati alla culla d’origine, le Langhe di Santo Stefano Belbo, alla prosa emancipata sulla Torino prima e dopo la Seconda guerra mondiale. Le infatuazioni giovanili nate sui banchi di scuola o tra il palco e la platea di uno scintillante caffè-concerto, l’innamoramento maturo per un’irruente “pasionaria”, la celebre “donna dalla voce rauca” che gli costò il confino a Brancaleone Calabro, e la dolce amicizia con Fernanda Pivano, coltivata in sella a una bici costeggiando le rive del Po. E, ancora, le contadine, figlie di una terra violenta e spietata, in Paesi tuoi e La luna e i falò, l’indipendenza imprenditoriale di Clelia in Tra donne sole e l’affresco a tinte vive della prostituta Deola seduta al caffè, come un quadro impressionista in movimento. Chiuderà questo caleidoscopio di voci personificate “un’inaspettata allodola dall’America”, l’attrice Constance Dowling, bellissima, folgorante, micidiale: “la poesia, nel più letterale dei sensi”.
Una narrazione letteraria in forma teatrale che invita il pubblico a sfogliare le pagine per andare “dall’altra parte”, assumendo il punto di vista delle tante donne che hanno forgiato, con carattere e personalità, la penna di Cesare Pavese.
Solo su prenotazione con msg whatsapp al cell +39 347 4002314
Posti limitati si consiglia di prenotare per tempo.
Ingresso ad offerta consapevole.
Accesso e fruizione nel rispetto delle normative da contenimento covid vigenti
 
 

Altre date

  • Sabato 9 October 2021 20:45

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Contatti

Nuove Cosmogonie Teatro & Sala Scicluna
via R. Martorelli, 78 - 10154 Torino (interno cortile)
Tel. + 39 347 4002314
e-mail: nuovecosmogonie@libero.it

In bus da Stazione PORTA NUOVA si consiglia la linea 4 - scendere alla fermata GOTTARDO.
Da PORTA SUSA linea 51 - scendere alla fermata RONDISSONE.

In auto si consiglia di partire per tempo e cercare parcheggio nelle vie attigue, consigliate via Sempione e via Gottardo.

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Recensioni

E’ uno fra gli spettacoli più interessanti e fascinosi cui mi sia capitato di assistere di recente. La tridimensionalità degli oggetti, la drammaturgia musicale e, in generale, del sonoro, la ricerca di un particolare tipo di illuminazione e degli effetti che ne derivano, contribuiscono a fare di questo spettacolo non una semplice, e forse prevedibile, opera di divulgazione scientifica in costume ma il racconto di vite e di menti straordinarie messo in scena con il linguaggio straordinario e affascinante, incantato e allo stesso tempo preciso ed esatto, del teatro nella varietà delle sue forme.
Andrea Demarchi