- - - - - -
Accedi

Login to your account

Username
Password *
Remember Me

OMABELLE

 Registrazioni chiuse
 
0
Categoria
Spettacoli
Data
Sabato 7 October 2023 20:45
Luogo
SALA SCICLUNA - Via R. Martorelli 78 - TORINO
Telefono
+39 347 4002314
Email
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

VARCHI D’ESPRESSIONE

SALA SCICLUNA Stagione Eventi Anno 2023/24

 

SAB 07 OTTOBRE 2023 - ORE 20:45

OMABELLE

Uno spettacolo di teatro transumante ideato

e diretto da Lucia Falco

con Lucia Falco e Marcello Serafino

Musiche dal vivo di Marcello Serafino Prodotto da T.I.R. TeatrInRivolta

 

Le “Transumanze Teatrali”: un progetto teatrale ad alta quota.

 

La transumanza è una migrazione stagionale di greggi,  mandrie  e  pastori. 

In  primavera,  dalla pianura,  gli armenti salgono per raggiungere gli alpeggi d’alta quota. In autunno, le stesse bestie tornano in pianura. Il verbo transumare significa attraversare,  transitare  sul  suolo.  Un  rito ancestrale,  compiuto  da  uomini  e  bestie.  Un viaggio che da sempre si ripete in ogni valle, e in ogni parte del mondo.   Carovane di denti  che masticano  fiori,  di  fiori  che  diventano  latte. “Transumanze  teatrali”  è  il  progetto  di  una donna e di un uomo che hanno scelto di mettersi in  cammino,  tra  le  montagne,  inseguendo idealmente  le  voci  dei  pastori,  gli  echi  delle campane,  il  vento  mosso  dalla  corsa  dei  cani. Lucia Falco (regista e attrice), e Marcello Serafino (attore),  membri  e  fondatori  della  Compagnia T.I.R.  TeatrInrivolta  accompagnati  da  Estéban Puzzuoli,  fotografo  e  videomaker  che  documenterà il “tour” teatrale.

 

“Dopo  il  primo  esperimento  pilota,  svoltosi nell’estate del 2015 tra le montagne della  Valle di Susa, io e Marcello abbiamo deciso, quest’anno, di dare ulteriore spinta a questa diversa modalità di vivere  e  fare  teatro.  Nuove  montagne,  nuovi scenari e nuove umanità d’alta quota. Un viaggio per portare il  nostro  nuovo  spettacolo  in luoghi che siano meno accessibili al grande pubblico, a stretto  contatto  con  la  natura.  Uno  spettacolo capace  di  adattarsi  alla  dimensione profondamente intima che la montagna scandisce sia per i suoi abitanti, sia per i suoi visitatori. I rifugi d’alta quota, per la loro peculiarità di essere luoghi sospesi, disconnessi dal tempo e dal quotidiano, si prestano  ottimamente  per  diventare  luoghi dell’agire teatrale, del creare magia, del raccontare storie.  Luoghi  nei  quali  il  pubblico  è  più disponibile, più aperto, più predisposto a lasciarsi andare, a cogliere l’attimo presente, a chiudere gli occhi.” (Lucia Falco)

 

Uno spettacolo dedicato ai lupi

 

“Omabelle” è uno spettacolo itinerante dedicato ad  uno  degli  animali  selvaggi  più  conosciuti, temuti, amati e idealizzati: il “Canis Lupus”. Non a caso,  sui  lupi  sono  stati  scritti  più  libri  che  su qualunque altro animale selvatico. Quei lupi la cui ombra  ci  affascinava  e  ci  faceva  paura,  nelle serate della nostra infanzia. E quel lupo che vive ancora  dentro  di  noi,  affamato  di  anima,  in agguato davanti  alla porta fiabesca della nostra psiche, per risvegliare la componente ancora non addomesticata della nostra  natura. Perché il lupo una bestia-simbolo eternamente capace di colpirci nei  nostri  archetipi,  parlandoci  da  una  foresta ancestrale,  da  un  territorio di  frontiera dove la vita e la morte corrono fianco a fianco, sulla neve, o nel buio, annusando le tracce dell’uomo.

Omabelle è uno spettacolo che porta ”la grazia”  tra  le  montagne.  Laddove  l’orizzonte appare come un susseguirsi di creste affilate,  e il vento taglia la pelle del viso. Laddove la nozione fisica  di  peso  diventa  una  sfida  metafisica,  da affrontarsi  ad ogni passo,  avanzando e sudando, talvolta  imprecando  per  la  fatica,  talvolta ringraziando il  cielo di  esistere.  La  “grazia”,  che nella voce di Lucia si allarga e si espande, inseguita dall’arpeggio  di  una  chitarra  accordata  in  modo impreciso,  suonata  lasciando molte corde vuote, perché  la  mano  del  chitarrista  non  vuole addomesticare il suono, ma lasciarlo nudo, crudo, ampio e vergine. Due voci, una chitarra e un paio di scarpe rosse calzate tra i fili d’erba, con i tacchi che sfiorano la terra sulla quale il silenzio si allarga. vertice  del  nostro  viaggio  è  un  attimo  di  gioia rubato al fluire del tempo.

SU PRENOTAZIONE CON SMS O MSG WHATSAPPAL CELL 347 4002314

indicare nome e numero prenotati

 

INGRESSO:

10adulti

7€ ragazzi dai 12 ai 17 anni

5€ bambini sino a 11 anni compiuti

 

Info e Contatti:

cell 347 4002314 | e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

fb:https://www.facebook.com/SalaScicluna

instagram: https://www.instagram.com/sala_scicluna/

sito: https://www.nuovecosmogonieteatro.com/index.php/it/


LINK PER VISIONARE LA SCORSA STAGIONE DI SALA SCICLUNA: 

https://fb.watch/lt6weVP83H/

 

SALA SCICLUNA, VIA R. MARTORELLI 78, 10155 TORINO – INTERNO CORTILE

Info stradali:
IN AUTO: In caso non si trovasse parcheggio nelle vie attigue si consiglia l'area mercatale di Via Nicola Porpora

IN BUS: linea 4 direzione Falchera, scendere a fermata Gottardo;
linea 51 direzione Park Stura, scendere a fermata Rondissone.

 
 

Altre date

  • Sabato 7 October 2023 20:45

Lista Partecipanti

 Non ci sono Participanti 

Powered by iCagenda

Grazie per il tuo contributo!



Contatti

Nuove Cosmogonie Teatro & Sala Scicluna
via R. Martorelli, 78 - 10154 Torino (interno cortile)
Tel. + 39 347 4002314
e-mail: nuovecosmogonie@libero.it

In bus da Stazione PORTA NUOVA si consiglia la linea 4 - scendere alla fermata GOTTARDO.
Da PORTA SUSA linea 51 - scendere alla fermata RONDISSONE.

In auto si consiglia di partire per tempo e cercare parcheggio nelle vie attigue, consigliate via Sempione e via Gottardo.

Newsletter

Recensioni

E’ uno fra gli spettacoli più interessanti e fascinosi cui mi sia capitato di assistere di recente. La tridimensionalità degli oggetti, la drammaturgia musicale e, in generale, del sonoro, la ricerca di un particolare tipo di illuminazione e degli effetti che ne derivano, contribuiscono a fare di questo spettacolo non una semplice, e forse prevedibile, opera di divulgazione scientifica in costume ma il racconto di vite e di menti straordinarie messo in scena con il linguaggio straordinario e affascinante, incantato e allo stesso tempo preciso ed esatto, del teatro nella varietà delle sue forme.
Andrea Demarchi