Progetti
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Nuova versione de L'UOMO CHE PESO' IL MONDO
Lo spettacolo interpretato in passato da Joseph Scicluna, trova oggi la sua interprete in Katia Capato, assumendo nella rielaborazione, nuove sfaccettature.
Spettacolo a tutto tondo, oltre che in teatri e rassegne, ha trovato la sua collocazione anche negli ambiti della divulgazione scientifica e della neuro-diversità, essendo considerato il protagonista della vicenda narrata, lo scienziato Henry Cavendish (1731-1810), affetto dalla Sindrome di Asperger.
Adatto ad un pubblico di giovani ed adulti, entrando nel merito di come si giunse a calcolare il "peso del mondo", con cura dei dati storici, poesia e sorriso, affronta ad un livello più ampio il confine fra ciò che ci fa considerare qualcuno un "Gigante" della scienza o altra disciplina, e qualcun altro un "Imbecille", ovvero il confine fra il "genio" e fra ciò che talvolta per superficialità, pregiudizio o paura per il "diverso", consideriamo "limitato".
L'invito rivolto a tutti rimane quello espresso alla fine dello spettacolo dalle parole dello scienziato Henry Cavendish:
"Per quanto la vita possa sembrare difficile, c'è sempre qualcosa che potresti fare: guarda un po' meno i tuoi piedi e un po' di più le stelle!".
IN CANTIERE:
Nuova versione di COLD CASE CARAVAGGIO
Realizzato, insieme a Katia Capato, ed interpretato da Joseph Scicluna in una sola occasione pubblica trasformatasi nell'ultimo estremo gesto di passione e amore di un Artista verso la VITA ed il Teatro, si presenta oggi in una nuova versione, perché quel potente atto, prima di lasciare questa terra, ha trovato un terreno fertile in cui mettere radici e crescere.
Cold Case Caravaggio, intrecciando la biografia del tormentato pittore cinquecentesco Caravaggio (1571-1610), dei suoi delitti e delle sue opere, con la attuale vicenda umana di chi si è trovato, in altro modo, a lottare per la propria sopravvivenza affrontando una grave malattia, celebra sopra ogni cosa "l'atto d'amore" per la Vita e per l'Arte, terminando con uno struggente testamento che non si immaginava, in quella prima ed ultima rappresentazione tanto era la speranza nella guarigione, presagisse la prossima dipartita di chi per primo interpretò quelle parole, vegliate e trascinate sù, sù, sù... dalle voluttuose e robuste ali di un angelo caravaggesco, l'Amore Vincitore.
Nuovo progetto ARTE MI SIA ovvero
Artemisia Gentileschi, una donna, una pittrice.
Figlia d'arte del rinomato pittore cinquecentesco Orazio Gentileschi, di lei ci restano oltre alle Opere che rivelano molto della sua stessa biografia, gli atti del processo per stupro a carico di Agostino Tassi. L'evento ne condizionò l'esistenza e la produzione artistica.
Artemisia Gentileschi (1593-1654), una donna ed una artista, che seppe in tempi in cui ancor più duro era essere di sesso femminile e per lo più dedita alle Arti, tramandarci, attraverso la carnalità delle sue opere che prima di tutto siamo: Esseri Umani.